do ÂściÂągnięcia; pobieranie; pdf; download; ebook

[ Pobierz całość w formacie PDF ]

ore. È ovvio che sono stanco.»
«Be', il ballo sarà un enorme successo per noi. Ne sono sicura.»
«Le donne saranno entusiaste quando indosseranno i miei muumuu. E
sai perché? Perché sono sexy. Non sono molti i muumuu sexy. Ma io so di-
segnare un modello, so quello che vogliono le donne. E gli uomini andran-
no pazzi per le mie camicie hawaiane. Notizie da GQ?»
«No.»
Claude si incupì.
«Non ancora, voglio dire», si affrettò ad aggiungere Jazzy.
«Non posso credere che non siano interessati. Verrebbe fuori un articolo
fantastico. Io, Claude Mott, che lancio la moda di portare camicie hawaia-
ne, ovunque si viva.»
«Tu ci puoi riuscire, Claude.»
«Certo che posso. Ringrazio Dio che quei lei siano stati recuperati.»
Jazzy accostò il bicchiere a quello di lui. «E così io. Renderanno la sera-
ta di domani molto più interessante.»
«Mi chiedo se Will Brown avrà dei problemi.»
«Ne dubito. I notiziari che ho ascoltato mentre venivo all'aeroporto so-
stenevano che la polizia sta indagando e che non ci sono sospetti. In alber-
go alloggia un'investigatrice privata, una certa Regan Reilly. È in gamba e
ho l'impressione che lavori per Will.»
«Regan Reilly?» ripeté Claude, inarcando un sopracciglio.
«Sì.»
«Il nome mi suona familiare.»
«Sua madre è Regan Nora Reilly, scrittrice di mystery piuttosto nota.»
«Ma certo. La donna seduta accanto a me in aereo stava leggendo uno
dei suoi libri.» Claude bevve un sorso di champagne. «Allora, Jazzy, do-
mani sera sfoggerai uno dei miei muumuu super sexy?»
«Mi fermerò a ogni tavolo e mi assicurerò che mi guardino bene. Ne sa-
ranno entusiasti.»
Claude sorrise per la prima volta dopo tre settimane. «Sai, Jazzy, ogni
grande stilista ha fatto storia in modo diverso. Io sarò ricordato per aver
fatto conoscere il lei al mondo. D'altronde, è il leit motiv di tutti i miei ca-
pi. Credo che sarebbero perfetti anche alle serate di gala a New York. Sì,
tutti dovrebbero avere dei lei nei loro guardaroba. Dovrebbero portare i
miei capi nelle occasioni informali e queste preziose ed eleganti collane
quando si mettono in ghingheri. È questa la mia missione nella vita: lei per
tutti.»
Sorridendo, Jazzy alzò il bicchiere. «Ai lei. Ovunque.»
Brindarono e continuarono a sorseggiare Dom Perignon mentre la li-
mousine correva verso il Waikiki Waters Resort.
52
In piscina, Francie, Artie e Joy sorseggiavano piña colada. Le ragazze
dell'hula si preparavano a far ondeggiare i fianchi e i musicisti provavano
l'impianto stereo. Ned si sedette accanto al gruppetto di Hudville.
«Come sta tua madre?» domandò Artie.
«Chi?» fu sul punto di mugugnare il trainer, ma si riprese in tempo.
«Meglio. Sei gentile a chiedermelo.»
Ordinò un doppio scotch e prima che la cameriera si allontanasse, arriva-
rono Bob e Betsy che chiesero mai tai.
Quando l'intera compagnia fu servita, Joy decise di affrontare la que-
stione delle gemelle. «Sapete tutti che Gert ed Ev sono a dir poco parsimo-
niose con il denaro del vecchio Hawkins. Io dico che una volta ritornati a
Hudville dovremmo chiedere di visionare il testamento e i rendiconti delle
spese.»
Gli occhi di Bob si accesero. «Pensi che siano come Bonnie e Clyde?»
«Come chi?» fece Joy.
«Bonnie e Clyde.»
«Dubito che vadano in giro sparando alla gente. Ma per quanto ne sap-
piamo, potrebbero aver passato la giornata al Ala Moana Center spenden-
do i soldi di Sal Hawkins, per poi farsi spedire gli acquisti a Hudville.»
«Che cosa te lo fa pensare?» chiese Bob.
«Conosco qualcuno che ha partecipato al primo viaggio, mi ha racconta-
to che è stato fantastico. Prendevano l'elicottero, uscivano in barca al tra-
monto e facevano ogni sorta di cose divertenti e costose. Ora invece, se bi-
sognasse pagare per stare in piscina, quelle due ci manderebbero dritti
nell'oceano.»
Ned quasi soffocò mentre beveva. «Credi che sottraggano fondi?» chiese
tossendo e asciugandosi la bocca con un tovagliolino.»
«Sì», rispose senza alcuna incertezza.
«Ne dubito. So che hanno mercanteggiato furiosamente con Will.»
«Invece potrebbe essere!» esclamò Francie agitando le braccia. «Ci ne-
gano il diritto di goderci le Hawaii come dovremmo!»
«Comunque, abbiamo recuperato quattro biglietti per il ballo», annunciò
Artie. «Vedrete quando se li ritroveranno sul conto.»
Dalla passerella, Glenn gli rivolse un cenno di saluto.
«Quel ragazzo è dappertutto», commentò Joy.
Il sistema nervoso di Ned era in allarme rosso. Bevve un altro sorso di
scotch, ma quando vide Glenn che si avvicinava, dovette reprimere l'im-
pulso di alzarsi e scappare via.
«Spero che apprezzerete le ragazze dell'hula», disse il ragazzo con un
largo sorriso. «So che Ned ha un debole per loro, vero, Ned? Avreste do-
vuto vedere la carta da regalo che ha comperato oggi.»
«Io l'ho vista», rise Artie. «Pensare che il regalo è per sua madre!»
«Non quello che ha detto a me!» Glenn continuava a sorridere.
Ned cercò di cavarsela con una risata. «Fatemi respirare, d'accordo? È
stata la commessa a preparare il pacco.»
Glenn batté le mani. «Be', devo andare. Godetevi lo spettacolo.»
Lo ucciderò, pensò Ned. Sta giocando al gatto e al topo.
«Allora», riprese Joy, «ci state o no?»
«A fare che cosa?» volle sapere Betsy.
«A scoprire che fine fanno i soldi quando saremo di nuovo a Hudville.»
Artie non rispose. Sapeva che avrebbe dovuto lasciare la cittadina al più
presto e l'eventuale disonestà delle gemelle non lo interessava. Quella Joy
lo stava davvero irritando. Stava passando il limite. E lui sapeva di che co-
sa era capace quando qualcuno si prendeva gioco di lui. O quando lo face-
vano sentire strambo e insignificante.
«Non contare su di noi», disse Bob. «Betsy e io siamo troppo impegnati
nella nostra impresa letteraria.»
«E tu, Francie?» chiese la ragazza.
«Hudville è una cittadina talmente piccola», rispose la donna. «Se le
gemelle risultassero innocenti, faremmo la figura degli ingrati. E allora le
cose potrebbero diventare davvero imbarazzanti.»
«Imbarazzanti?» sbuffò Artie. «Se dovessi dargli fastidio, l'ultima cosa
che vorrei è trovarmi faccia a faccia con quelle due in un vicolo buio!»
«A me non fanno paura», dichiarò Joy mescolando il suo drink con la
cannuccia. «Io dico che vale la pena rifletterci.»
«La sottrazione di fondi è una pratica comune», commentò Ned. «Il po-
tere da alla testa, non lo sapevate? Si comincia a pensare di avere diritto al
denaro di cui ci si appropria.»
«Sei laureato in psicologia, Ned?» rise Francie. «Dai l'impressione di
conoscere fin troppo bene la mente criminale.»
Con grande sollievo del trainer, l'orchestra cominciò a suonare. Inalbe-
rando grandi sorrisi, le ballerine iniziarono a dimenare i fianchi, le dita si
agitavano nell'aria come pesciolini. Mentre guardava le giovani succinta-
mente vestite, Ned vedeva soltanto le immagini della danzatrici sulla carta
in cui aveva avvolto, con tanta cura, la scatola contenente i lei antichi.
Chi li aveva presi? si chiese per l'ennesima volta. Era stato Glenn, deci-
se. Chi altri? Ma come fargliela pagare? Considerò l'opportunità di lasciare
la città. E dopo? Non aveva posti in cui andare.
No, devo restare. Glenn ha qualcosa in mente e io intendo scoprire di
che si tratta. Non riuscirà a battermi a questo gioco.
Io gioco sempre per vincere.
53
La festa si stava rivelando più piacevole di quanto Regan avesse previ-
sto. C'era più gente della sera prima e si respirava un'atmosfera vivace e ri-
lassata. Le casse dello stereo diffondevano musica hawaiana, dallo shaker
uscivano fiumi di drink tropicali e sulla griglia cuocevano ahi fresco, ono,
mahimahi, hamburger e hot dog. Tra gli invitati c'erano anche i compagni
della squadra di softball di Steve e una manciata di vicini.
Steve non avrebbe potuto essere più affascinante. Era un perfetto padro-
ne di casa, sempre pronto a fare le presentazioni, rabboccare i bicchieri,
supervisionare la cena, il tutto senza trascurare Kit. Lei e Regan erano se-
dute in terrazza a godersi la serata mangiando, chiacchierando e ridendo.
Non l'ho mai vista così felice, pensò Regan sentendosi un po' in colpa
mentre aspettava l'occasione giusta per impadronirsi delle impronte di Ste- [ Pobierz całość w formacie PDF ]

  • zanotowane.pl
  • doc.pisz.pl
  • pdf.pisz.pl
  • autonaprawa.keep.pl
  • Cytat

    Dawniej młodzi mężczyźni szukali sobie żon. Teraz wyszukują sobie teściów. Diana Webster

    Meta